La Rotonda di via Besana
Sulla cerchia dei bastioni spagnoli che da porta Vittoria si snoda verso porta Romana, prendendo il nome di viale Regina
Margherita, si incontra, ben presto, un edificio di forma circolare, in mattoni, che i milanesi conoscono come Rotonda di
via Besana o Foppone dell'Ospedale. Costruito, infatti, inforno al 1695 come luogo di sepoltura dei morti della Ca'
Granda, esso presenta una forma singolare a portico con la chiesa al centro - folta all'interno di colonne e intreccio di
archi - opera di Attilio Arrigoni, Francesco Croce e Carlo Francesco Raffagno. Sotto la pavimentazione del portico che
circonda la chiesa si trovano cripte assai profonde, nelle quali furono radunati e poi murati i morti - che raggiunsero il
numero di centocinquantamila - fino al 1782. Ma soltanto ai primi del Novecento si riuscì a sgomberare e depurare il
luogo. La Rotonda ebbe anche altri usi: fu ospedale di isolamento per malati contagiosi, tanto che nel 1870-71, durante
l'epidemia di vaiolo, vi furono ricoverati circa cinquemila ammalati; agli inizi del XX secolo venne poi trasformata in
lavanderia dell'Ospedale e tale rimase fino al 1940. Intorno agli anni sessanta, per iniziativa dell'amministrazione
comunale, la parte esterna della Rotonda venne adibita a parco pubblico e l'interno della chiesa divenne centro di
manifestazioni culturali e artistiche.